Aggiornamento del 23 giugno

 

La Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati

nell’intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,50%, in linea con le attese del mercato. L’inflazione, nonostante la leggera revisione al rialzo nel corso della riunione, appare in progressiva convergenza verso l’obiettivo del 2%, a cui contribuiscono tre mesi consecutivi di dati in calo. La crescita economica si mantiene solida: il più volte citato modello GDPNow della Federal Reserve di Atlanta stima un’espansione del 3,5%, mentre valutazioni più caute indicano un intervallo compreso tra l’1,5% e il 2% (in sede di Comitato, la FED ha previsto un 1,4% a fine 2025). Alcuni segnali di rallentamento, come i dati sulle vendite al dettaglio pubblicati martedì con numeri inferiori alle attese, non sembrano tuttavia compromettere il quadro generale, sostenuto da un tasso di disoccupazione al 4,2% e da indicatori del mercato del lavoro in buona salute.

Nonostante ciò, il contesto resta incerto. L’esito delle trattative commerciali è ancora di difficile previsione: nel corso della settimana si sono susseguiti reciproci attacchi tra Israele, che sembra aver raggiunto i principali obiettivi militari, e Iran. La tensione è salita ulteriormente nel fine settimana con un attacco mirato degli Stati Uniti ai tre siti nucleari iraniani. Al netto del rialzo del petrolio, complice la possibile interruzione del stretto di Hormuz, la guerra, al momento, non sembra aver avuto un forte impatto sui mercati finanziari.

Lo scenario macroeconomico e geopolitico descritto non ha avuto ripercussioni sui rendimenti delle principali curve mondiali, che chiudono una settimana praticamente invariata rispetto ai livelli della precedente: Treasury 4,38%, BTP 3,50% e Bund 2,52%. Il mercato è ora allineato alla mediana delle proiezioni dei membri del FOMC (Dot Plot) che attendono due tagli dei tassi entro la fine del 2025. 

 

Settimana incolore anche per le borse

che hanno visto la chiusura di Wall Street nella giornata di giovedì per il Juneteenth, la festa federale di commemorazione della liberazione di schiavi afroamericani. Venerdì, i principali listini mondiali hanno chiuso la settimana con passivi trascurabili.

 

A cura della Direzione Investimenti di Sella SGR